Obiettori di coscienza lavoreranno a Torino nei centri di quartiere - Ritaglio della «Gazzetta del Popolo» 20 dicembre 1975

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Obiettori di coscienza lavoreranno a Torino nei centri di quartiere - Ritaglio della «Gazzetta del Popolo» 20 dicembre 1975
Fondo/Fascicolo Movimento internazionale della riconciliazione (M.I.R.) e Movimento nonviolento di Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 095
Tags Segre Bruno, Comune di Torino, Confederazione generale italiana del lavoro, Confederazione italiana sindacati lavoratori, Giorgio Rochat, Lotta continua, Partito comunista italiano, Partito di unità proletaria, Partito socialista italiano, Unione italiana del lavoro, Avanguardia operaia, Torino, Piero Fassino, Gabriele Salerno, Guido Quazza
Istituto conservatore Centro Studi Sereno Regis
Anno

1975

Mese dicembre
Numero di pagine 1
Tematiche Servizio civile
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Bruno Segre, Comune di Torino, Confederazione generale italiana del lavoro, Confederazione italiana sindacati lavoratori, Giorgio Rochat, Lotta continua, Partito comunista italiano, Partito di unità proletaria, Partito socialista italiano, Unione italiana del lavoro, Avanguardia operaia, Torino, Piero Fassino, Gabriele Salerno, Guido Quazza,,,,,,,,,,,,,, Servizio civile M.I.R. - Movimento nonviolento Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 095, Bruno Segre, Comune di Torino, Confederazione generale italiana del lavoro, Confederazione italiana sindacati lavoratori, Giorgio Rochat, Lotta continua, Partito comunista italiano, Partito di unità proletaria, Partito socialista italiano, Unione italiana del lavoro, Avanguardia operaia, Torino, Piero Fassino, Gabriele Salerno, Guido Quazza

1975/12/20 1 Media:Obiettori di coscienza nei centri di quartiere.pdf


L'articolo riporta il dibattito, a tratti acceso, svoltosi a Torino, in occasione del dibattito sulla "bozza di regolamento di disciplina ed il ruolo delle Forze armate", che vede contrapporsi i Partiti comunista e socialista da un lato, Pdup, Lotta continua e Avanguardia operaia dall'altro. In questa occasione l'assessore Salerno annuncia l'intenzione della giunta di impiegare gli obiettori di coscienza nei centri di quartiere.