Lettera di Remo Quaranta a Bruno Segre, 31 luglio 1973
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Lettera di Remo Quaranta a Bruno Segre, 31 luglio 1973 | |||
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Fondo/Fascicolo | Segre Bruno, UA SB 1050 | ||
Tags | Antonio Penco, Segre Bruno, Giovanni Quaranta, Giuliano Vassalli, Imperia, Lorenzo Milani, Remo Quaranta, «Lotte nuove» | ||
Istituto conservatore | Centro Studi Sereno Regis | ||
Anno |
1973 | ||
Mese | luglio | ||
Numero di pagine | 2 | ||
Tematiche | Obiezione di coscienza al servizio militare | ||
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Remo Quaranta scrive a Bruno Segre, avvocato difensore del figlio Giovanni assieme a Giuliano Vassalli, per discutere i motivi su cui si basa il ricorso in appello del sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Penco, contro la sentenza di assoluzione in primo grado. Giovanni Quaranta era stato imputato per istigazione dei militari a disobbedire alle leggi. Il 17 luglio 1970, a bordo del cacciatorpediniere Intrepido, aveva deposto nel boccaporto l'opuscolo di don Lorenzo Milani "L'obbedienza non è più una virtù".