Differenze tra le versioni di "Lettera di Hedi Vaccaro all'arcivescovo di Camerino"

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Hedi Vaccaro risponde a una precedente lettera dell' arcivescovo di Camerino, Bruno Fratteggiani. La «paterna sollecitudine» dimostrata da questi nei confronti dell'obiettore Fabrizio Fabbrini, la spingono a chiedergli di rendere pubblica la sua lettera nelle vicinanze del processo d'appello, previsto per il 30 aprile 1968. Il processo non riguarda tuttavia l'obiezione, avvenuta due anni prima, bensì il "turbamento di funzione religiosa": Fabbrini aveva interrotto un sacerdote durante l'omelia, per aver accusato il popolo ebraico di deicidio. In caso di condanna avrebbe dovuto scontare anche la parte di pena condonata per obiezione di coscienza.
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Hedi Vaccaro risponde a una precedente lettera dell' arcivescovo di Camerino, Bruno Fratteggiani. La «paterna sollecitudine» dimostrata da questi nei confronti dell'obiettore Fabrizio Fabbrini, la spingono a chiedergli di rendere pubblica la sua lettera nelle vicinanze del processo d'appello, previsto per il 30 aprile 1968. Il processo non riguarda tuttavia l'obiezione, avvenuta due anni prima, bensì il "turbamento di funzione religiosa": Fabbrini aveva interrotto un sacerdote durante l'omelia, per aver accusato il popolo ebraico di deicidio. In caso di condanna avrebbe dovuto scontare anche la parte di pena condonata per l'obiezione di coscienza.

Versione delle 10:28, 18 dic 2021


Lettera di Hedi Vaccaro all'arcivescovo di Camerino
Fondo/Fascicolo Mir Roma - addizione, UA MirRadd 487
Tags Bruno Fratteggiani, Fabrizio Fabbrini, Hedi Vaccaro
Istituto conservatore Centro Studi Sereno Regis
Anno

1968

Mese aprile
Numero di pagine 1
Tematiche Pace, Obiezione di coscienza
Scarica il documento completoPdf-download-2617.png


Hedi Vaccaro risponde a una precedente lettera dell' arcivescovo di Camerino, Bruno Fratteggiani. La «paterna sollecitudine» dimostrata da questi nei confronti dell'obiettore Fabrizio Fabbrini, la spingono a chiedergli di rendere pubblica la sua lettera nelle vicinanze del processo d'appello, previsto per il 30 aprile 1968. Il processo non riguarda tuttavia l'obiezione, avvenuta due anni prima, bensì il "turbamento di funzione religiosa": Fabbrini aveva interrotto un sacerdote durante l'omelia, per aver accusato il popolo ebraico di deicidio. In caso di condanna avrebbe dovuto scontare anche la parte di pena condonata per l'obiezione di coscienza.