Lettera di Hedi Vaccaro a Giuseppe Marasso con due allegati, 25 novembre 1972

Lettera di Hedi Vaccaro a Giuseppe Marasso con due allegati, 25 novembre 1972
Fondo/Fascicolo	Movimento internazionale della riconciliazione (M.I.R.) e Movimento nonviolento di Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 163
Tags	Alberto Gardin, David Maria Turoldo, Ernesto Balducci, Giuseppe Marasso, Hedi Vaccaro, Luigi Bettazzi, Luigi Rosadoni, Marco Pannella, Movimento internazionale della riconciliazione, Senato, Luigi Trevisiol, Piergiorgio Bastianetto, Giorgio Pratesi, Gerardo Capone, Leonardo Basilissi
Istituto conservatore	Centro Studi Sereno Regis
Anno	1972
Mese	novembre
Numero di pagine	4
Tematiche	Obiezione di coscienza al servizio militare
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Alberto Gardin, David Maria Turoldo, Ernesto Balducci, Giuseppe Marasso, Hedi Vaccaro, Luigi Bettazzi, Luigi Rosadoni, Marco Pannella, Movimento internazionale della riconciliazione, Senato, Luigi Trevisiol, Piergiorgio Bastianetto, Giorgio Pratesi, Gerardo Capone, Leonardo Basilissi,,,,,,,,,,,,,, Obiezione di coscienza al servizio militare M.I.R. - Movimento nonviolento Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 163, Alberto Gardin, David Maria Turoldo, Ernesto Balducci, Giuseppe Marasso, Hedi Vaccaro, Luigi Bettazzi, Luigi Rosadoni, Marco Pannella, Movimento internazionale della riconciliazione, Senato, Luigi Trevisiol, Piergiorgio Bastianetto, Giorgio Pratesi, Gerardo Capone, Leonardo Basilissi

1972/11/25 4 Media:Lettera Vaccaro Marasso programma seminario.pdf

Il fascicolo si compone di tre documenti, probabilmente allegati dalla stessa Hedi Vaccaro. Nella lettera a Giuseppe Marasso del 25 novembre Hedi Vaccaro accenna alla recente scomparsa, a Firenze, di don Luigi Rosadoni e fa alcune considerazioni sul digiuno di Marco Pannella e Alberto Gardin che avrebbe portato al riconoscimento dell'obiezione di coscienza. Alla lettera sono allegati il programma del "Seminario ecumenico sulla obiezione di coscienza" organizzato dal Mir a Roma dall'8 al 10 dicembre 1972 e un appello del 27 novembre ai senatori da parte di alcune personalità cattoliche, tra cui Ernesto Balducci, Luigi Bettazzi e David Maria Turoldo, perché non venga approvata una legge repressiva.