Visualizza wikitesto di La Corte costituzionale contro don Milani - Volantino del Movimento antimilitarista internazionale di Torino sul caso di Giovanni Quaranta

{{Schema-standard
|fondo=Segre Bruno,B. BS 1050
|Tematiche=Obiezione di coscienza al servizio militare
|conservatore=Centro Studi Sereno Regis
|Data=1973/05/24
|numero pagine=1
|tags=Corte costituzionale, Giovanni Quaranta, Imperia, Lorenzo Milani, Movimento antimilitarista internazionale, Torino
|documento=Comunicato Mai caso Quaranta.pdf
|immagine1=Comunicato Mai caso Quaranta.jpg
}}
Il Movimento antimilitarista internazionale interviene assieme a due librerie torinesi, la Bologna e la Claudiana, per contestare la sentenza della Corte costituzionale, che aveva dichiarato non fondata l'eccezione di incostituzionalità sull'articolo 266 del Codice penale, rispetto all'articolo 21 della Costituzione. Invita dunque la cittadinanza a presenziare al processo nei confronti di Giovanni Quaranta, imputato per istigazione dei militari a disobbedire alle leggi. Il 17 luglio 1970, a bordo del cacciatorpediniere Intrepido, egli aveva deposto nel boccaporto l'opuscolo di don Lorenzo Milani "L'obbedienza non è più una virtù".