In libertà provvisoria i tre antimilitaristi - Ritaglio della «Gazzetta del Popolo» 11 maggio 1971

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In libertà provvisoria i tre antimilitaristi - Ritaglio della «Gazzetta del Popolo» 11 maggio 1971
Fondo/Fascicolo Movimento internazionale della riconciliazione (M.I.R.) e Movimento nonviolento di Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 084
Tags Carlo Ripa di Meana, Corte costituzionale, Ferdinando Del Grosso, Francesco Milazzo, Franco Maris, Giorgio Rochat, Giovanni Pesce, Giuseppe Beolomini, Leopoldo Leon, Luigi Anderlini, Marcello Gentili, Massimo Mazzanti, Milano, Sandro Canestrini, Umberto Dragone, Umberto Terracini, Salinari, «Gazzetta del Popolo»
Istituto conservatore Centro Studi Sereno Regis
Anno

1971

Mese maggio
Numero di pagine 1
Tematiche Antimilitarismo, Obiezione di coscienza al servizio militare
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Carlo Ripa di Meana, Corte costituzionale, Ferdinando Del Grosso, Francesco Milazzo, Franco Maris, Giorgio Rochat, Giovanni Pesce, Giuseppe Beolomini, Leopoldo Leon, Luigi Anderlini, Marcello Gentili, Massimo Mazzanti, Milano, Sandro Canestrini, Umberto Dragone, Umberto Terracini, Salinari, «Gazzetta del Popolo»,,,,,,,,,,,,,,,,, Antimilitarismo, Obiezione di coscienza al servizio militare, M.I.R. - Movimento nonviolento Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 084, Carlo Ripa di Meana, Corte costituzionale, Ferdinando Del Grosso, Francesco Milazzo, Franco Maris, Giorgio Rochat, Giovanni Pesce, Giuseppe Beolomini, Leopoldo Leon, Luigi Anderlini, Marcello Gentili, Massimo Mazzanti, Milano, Sandro Canestrini, Umberto Dragone, Umberto Terracini, Salinari, «Gazzetta del Popolo»

1971/05/11 1 Media:In libertà provvisoria i tre antimilitaristi.pdf


L'articolo è dedicato al processo per vilipendio delle forze armate e per istigazione dei militari a disobbedire la legge, che si tiene davanti alla Corte di Assise di Milano, nei confronti di Francesco Milazzo, Massimo Mazzanti e dell'anarchico Ferdinando Del Grosso, ex partigiano, rei di aver affisso un manifesto antimilitarista. Il processo è rinviato, in attesa di un pronunciamento della Corte costituzionale. Nel frattempo viene concessa loro la libertà provvisoria, dopo una protesta che aveva coinvolto pacifisti e movimenti, contro la loro permanenza in carcere, e uno sciopero della fame dei tre antimilitaristi.