Disertori e renitenti alla leva o pacifisti per fede religiosa? - Ritaglio del «Corriere di Napoli» 15 gennaio 1952
Versione del 3 gen 2022 alle 19:47 di Marco.labbate (discussione | contributi)
| Disertori e renitenti alla leva o pacifisti per fede religiosa? - Ritaglio del «Corriere di Napoli» 15 gennaio 1952 | |||
|---|---|---|---|
| Fondo/Fascicolo | Segre Bruno | ||
| Tags | Aldo Capitini, Segre Bruno, Daniele Enriquez, Pietro Pinna, Umberto Calosso, «Corriere di Napoli» | ||
| Istituto conservatore | Centro Studi Sereno Regis | ||
| Anno |
1952 | ||
| Mese | gennaio | ||
| Numero di pagine | 1 | ||
| Tematiche | Obiezione di coscienza | ||
| |||
Daniele Enriquez sul «Corriere di Napoli» riporta i casi di obiezione di coscienza avvenuti in Italia e apre alla fine ad alcune considerazioni sull'eventuale approvazione di una legge. Il brano contiene diverse formazioni inesatte: Pietro Pinna viene ritenuto erroneamente un testimone di Geova, mentre l'obiettore Sergio Versari diventa Vasari. È la conclusione un ciclo di tre articoli, curati sempre da Daniele Enriquez, usciti il 12 gennaio: "Come è nata la setta dei "Testimoni di Jehova", "Come il mondo tratta i testimoni di Jehova". Il pezzo sarebbe uscito, con altri titoli, sul «Popolo di Roma» il giorno seguente, che pubblicava la medesima serie di interventi e sul «Corriere di Trieste» nel marzo dello stesso anno.