Dibattito apparso sul «manifesto» tra antimilitaristi fautori dell’obiezione di coscienza o di un intervento politico dentro l’esercito
Dibattito apparso sul «manifesto» tra antimilitaristi fautori dell’obiezione di coscienza o di un intervento politico dentro l’esercito | |||
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Fondo/Fascicolo | Movimento internazionale della riconciliazione (M.I.R.) e Movimento nonviolento di Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 086 | ||
Tags | Lega obiettori di coscienza, Movimento antimilitarista internazionale, Torino, Lidia Menapace, «il manifesto», Angiolo Bandinelli | ||
Istituto conservatore | Centro Studi Sereno Regis | ||
Anno |
1972 | ||
Mese | N.D. | ||
Numero di pagine | 18 | ||
Tematiche | Obiezione di coscienza al servizio militare, Antimilitarismo | ||
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Il documento presenta una sovrapposizione di date. Il foglio iniziale in stampatello è del dicembre 1975 ed è siglato dalla Lega obiettori di coscienza. Intende rinnovare, attraverso una nuova copertina, un ciclostilato precedente, diffuso dal Movimento antimilitarista internazionale, scioltosi, di fatto, nella Loc torinese, nel giugno del 1973. Questo contiene una serie di articoli apparsi sul «manifesto» tra i maggio e giugno del 1972. Si tratta di un dibattito piuttosto acceso che oppone gli antimilitaristi nonviolenti del Mai di Torino e il segretario del Partito radicale Angiolo Bandinelli, alla linea editoriale del «manifesto» e agli interventi di alcuni collettivi di soldati. I primi sono favorevoli a un antimilitarismo che si declina al di fuori dell’esercito nel rifiuto del servizio militare, i secondi a un’azione politica dentro l’esercito. In una posizione intermedia si pone invece Lidia Menapace.