Condannato un obiettore di coscienza canavesano - Ritaglio de «Il Risveglio popolare» 25 maggio 1971

Condannato un obiettore di coscienza canavesano - Ritaglio de «Il Risveglio popolare» 25 maggio 1971
Fondo/Fascicolo	Movimento internazionale della riconciliazione (M.I.R.) e Movimento nonviolento di Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 084
Tags	Alerino Peila, Confederazione generale italiana del lavoro, Confederazione italiana sindacati lavoratori, Giuseppe Branca, Giuseppe Marasso, Ivrea, Lega per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza, Luigi Anderlini, Movimento antimilitarista internazionale, Rivarolo Canavese, Torino, cappellani militari, «Il Risveglio popolare», Umberto Lenzi
Istituto conservatore	Centro Studi Sereno Regis
Anno	1971
Mese	maggio
Numero di pagine	1
Tematiche	Obiezione di coscienza al servizio militare
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Alerino Peila, Confederazione generale italiana del lavoro, Confederazione italiana sindacati lavoratori, Giuseppe Branca, Giuseppe Marasso, Ivrea, Lega per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza, Luigi Anderlini, Movimento antimilitarista internazionale, Rivarolo Canavese, Torino, cappellani militari, «Il Risveglio popolare», Umberto Lenzi,,,,,,,,,,,,, Obiezione di coscienza al servizio militare M.I.R. - Movimento nonviolento Piemonte e Valle d'Aosta, UA MirP 084, Alerino Peila, Confederazione generale italiana del lavoro, Confederazione italiana sindacati lavoratori, Giuseppe Branca, Giuseppe Marasso, Ivrea, Lega per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza, Luigi Anderlini, Movimento antimilitarista internazionale, Rivarolo Canavese, Torino, cappellani militari, «Il Risveglio popolare», Umberto Lenzi

1971/05/25 1 Media:Condannato un obiettore di coscienza canavesano.pdf

L'articolo riporta la notizia della condanna da parte dell'obiettore di Rivarolo Canavese Alerino Peila da parte del Tribunale militare di Torino, uno stralcio della dichiarazione di Peila, una segnalazione del procedimento disciplinare intentato dal Provveditorato contro il docente Giuseppe Marasso per una scritta vergata sul muro di una chiesa contro i cappellani militari, un passaggio della lettera di Giuseppe Branca, presidente della Corte costituzionale, a Luigi Anderlini, in cui esprime il proprio favore al riconoscimento dell'obiezione di coscienza.