Visualizza wikitesto di Ciclostilato sul processo a Pietro Pinna per l'affissione di un manifesto antimilitarista, 13 novembre 1973

{{Schema-standard
|fondo=M.I.R. (Movimento internazionale della riconciliazione) Roma - addizione,B. MirR2 465
|Tematiche=Obiezione di coscienza al servizio militare,Antimilitarismo
|conservatore=Centro Studi Sereno Regis
|Data=1973/11/13
|numero pagine=2
|tags=Domenico Sereno Regis, Movimento nonviolento, Pietro Pinna
|documento=Processo appello Pinna 1973.pdf
|immagine1=Processo appello Pinna 1973.jpg
}}
La lettera che reca come luogo e data "Firenze 13 novembre 1973" è sottoscritta da Domenico Sereno Regis e da una seconda firma non identificata. Costituisce una testimonianza di solidarietà nei confronti di Pietro Pinna, condannato in primo grado dal Tribunale di Perugia a quattro mesi per l'affissione di un manifesto antimilitarista contro gli eserciti, in vista del processo di appello previsto il 10 dicembre. Al tempo stesso la lettera denuncia gli abusi in cui spesso di risolvono i reati di opinione. La corte di appello avrebbe confermato la condanna e così avrebbe fatto la Cassazione nel 1975. In quanto recidivo, date le precedenti condanne per obiezione di coscienza, Pinna non avrebbe usufruito della sospensione condizionale. Sarebbe stato così arrestato e sarebbe rimasto in carcere quattro settimane, venendo liberato per l'intervento della grazia concessa dal presidente della Repubblica.