Satyagraha

Nel giugno del 1972 compare il primo numero di «Satyagraha», inteso come periodico rivolto a un pubblico di lettori e abbonati. In precedenza però erano già usciti 22 numeri nella forma di circolare interna a un gruppo di liceali torinesi, riuniti dal forte impegno di uno di loro, Luca Negro. Come annunciato dagli stessi redattori nel numero d’esordio, il giornale intendeva «essere uno strumento di informazione e di collegamento fra coloro che agiscono nell’ambito della nonviolenza», con un’attenzione particolare rivolta al territorio di Torino e del Piemonte. Dopo un primo periodo, nel quale la rivista si componeva di pochi fogli ciclostilati e pinzati, le tirature aumentarono e la pubblicazione venne stampata. In questa seconda fase si ebbe l'inserimento di altre energie, quelle di un gruppo più adulto che faceva riferimento al Movimento Nonviolento. Determinante, a questo riguardo, si rivelò il lavoro del canavesano Piero Clerico. La redazione si spostò da Torino ad Albiano d'Ivrea, dove viveva una comunità nel castello vescovile concesso in uso dal vescovo Luigi Bettazzi. Dopo l’improvvisa scomparsa di Clerico il gruppo di redattori prese la decisione di far confluire «Satyagraha» in «Azione nonviolenta», che dal 1982, primo anno della fusione, raddoppiò infatti il proprio numero di pagine e assunse una periodicità mensile.