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Categoria:Centro studi Domenico Sereno Regis
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Il Centro Studi Sereno Regis si è costituito nel 1982 su iniziativa delle sezioni piemontesi del Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR) e del Movimento Nonviolento (MN), i due movimenti storici della cultura della pace in Italia. Nel 1984, a seguito della prematura scomparsa di Domenico Sereno Regis – partigiano nonviolento, presidente prima della Gioventù Operaia Cristiana (GiOC) e successivamente attivista e presidente del MIR –, il Centro Studi, del quale era stato uno dei fondatori, venne intitolato alla sua memoria.
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Il Centro è un'associazione di volontariato, indipendente e no profit, che promuove programmi di ricerca, formazione e azione sui temi dell’educazione alla pace, della difesa popolare nonviolenta, dell’interculturalità, della mediazione, dei modelli di sviluppo e delle politiche ambientali. Su questi argomenti il Centro, sin dalla sua origine, si è proposto di raccogliere e mettere a disposizione del pubblico interessato un’ampia documentazione, sino a diventare la più grande biblioteca esistente oggi in Italia sul tema della pace e della nonviolenza. Nel 2014 il suo Archivio è stata ritenuto di interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta.

Versione delle 13:29, 11 apr 2022

Questa è la categoria Centro studi Domenico Sereno Regis.

Il Centro Studi Sereno Regis si è costituito nel 1982 su iniziativa delle sezioni piemontesi del Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR) e del Movimento Nonviolento (MN), i due movimenti storici della cultura della pace in Italia. Nel 1984, a seguito della prematura scomparsa di Domenico Sereno Regis – partigiano nonviolento, presidente prima della Gioventù Operaia Cristiana (GiOC) e successivamente attivista e presidente del MIR –, il Centro Studi, del quale era stato uno dei fondatori, venne intitolato alla sua memoria. Il Centro è un'associazione di volontariato, indipendente e no profit, che promuove programmi di ricerca, formazione e azione sui temi dell’educazione alla pace, della difesa popolare nonviolenta, dell’interculturalità, della mediazione, dei modelli di sviluppo e delle politiche ambientali. Su questi argomenti il Centro, sin dalla sua origine, si è proposto di raccogliere e mettere a disposizione del pubblico interessato un’ampia documentazione, sino a diventare la più grande biblioteca esistente oggi in Italia sul tema della pace e della nonviolenza. Nel 2014 il suo Archivio è stata ritenuto di interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta.