C'è in Russia l'obiezione di coscienza? - Ritaglio del «Rabarbario» 11 settembre 1949
C'è in Russia l'obiezione di coscienza? - Ritaglio del «Rabarbario» 11 settembre 1949 | |||
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Fondo/Fascicolo | Segre Bruno | ||
Tags | Pietro Pinna, Torino, Umberto Calosso, «Rabarbaro» | ||
Istituto conservatore | Centro Studi Sereno Regis | ||
Anno |
1949 | ||
Mese | settembre | ||
Numero di pagine | 1 | ||
Tematiche | Obiezione di coscienza | ||
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Sul «Rabarbaro» giornale satirico anticomunista viene discusso il processo all'obiettore Pietro Pinna, avvenuto a Torino il 30 agosto 1949. Il giornalista accusa «la stampa che serve in Italia gli interessi della Russia bolscevica» di aver strumentalizzato il caso in maniera ipocrita, dato che in Unione Sovietica gli obiettori sono condannati a pene ben più dure. Si tratta in realtà di una denuncia infondata: la stampa comunista ignora o stigmatizza l'obiezione di Pinna. Bersaglio polemico del «Rabarbaro» è in particolare un certo Edoardo Rossi che avrebbe biasimato i cattolici e il papa per aver tradito il messaggio evangelico di «non uccidere». Non siamo riusciti a risalire a un'identità certa nè al foglio dal quale egli scriveva: si ipotizza, ma senza avere alcun riscontro, che si possa trattare di un refuso e il giornalista a cui si riferisce l'articolo fosse Ernesto Rossi, che tuttavia non era comunista.