Differenze tra le versioni di "«Satyagraha», Numero unico - circolare interna"

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Il numero unico di «Satyagraha» riporta un comunicato e la lettera di Giuseppe Marasso, inviato alla «Stampa», su quanto accaduto il 4 novembre 1971 in piazza Castello, quando gli antimilitaristi che diffondevano volantini contro la celebrazione ufficiale, furono prima attaccati dai neofascisti, poi arrestati e denunciati dalle forze dell’ordine.
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Il numero unico di «Satyagraha» riporta un comunicato e la lettera di Giuseppe Marasso, inviato alla «Stampa», su quanto accaduto il 4 novembre 1971 in piazza Castello, quando gli antimilitaristi che diffondevano volantini contro la celebrazione ufficiale, furono prima attaccati dai neofascisti, poi arrestati e denunciati dalle forze dell’ordine. In quell'occasione i carabinieri avevano diffuso la falsa notizia che addosso a un attivista fosse stato ritrovato un manganello ferrato. Il sostituto procuratore, Bernardi, aveva deciso di procedere contro i carabinieri, ma il procuratore generale gli aveva sottratto l'inchiesta.

Versione delle 18:08, 10 feb 2022


«Satyagraha», Numero unico - circolare interna
Fondo/Fascicolo Salio Giovanni, UA SG 027
Tags 4 novembre, Alberto Bernardi, Enrico Venesia, Giannantonio Bottino, Salio Giovanni, Giuseppe Marasso, La Marca, Torino, «Satyagraha»
Istituto conservatore Centro Studi Sereno Regis
Anno

1971

Mese dicembre
Numero di pagine 8
Tematiche Obiezione di coscienza al servizio militare, Pace, Obiezione di coscienza
Scarica il documento completoPdf-download-2617.png


Il numero unico di «Satyagraha» riporta un comunicato e la lettera di Giuseppe Marasso, inviato alla «Stampa», su quanto accaduto il 4 novembre 1971 in piazza Castello, quando gli antimilitaristi che diffondevano volantini contro la celebrazione ufficiale, furono prima attaccati dai neofascisti, poi arrestati e denunciati dalle forze dell’ordine. In quell'occasione i carabinieri avevano diffuso la falsa notizia che addosso a un attivista fosse stato ritrovato un manganello ferrato. Il sostituto procuratore, Bernardi, aveva deciso di procedere contro i carabinieri, ma il procuratore generale gli aveva sottratto l'inchiesta.